Il sondaggio di oggi sull'indice di gradimento di Berlusconi per gli italiani, ha fornito una motivazione per il titolo un pò irriguardoso usato per il post pubblicato su AQUAEDUCTUS. Il titolo diceva: "I giornalisti del c...." dove "c" si poteva prestare a varie interpretazioni. Il sondaggio di oggi dice che il 74,8 % degli italiani approvano l'operato di Berlusconi. Prima del faziosissimo programma dell'altra sera, che non ho visto, ma del quale ho letto una graziosa cronistoria presso Nessie ( leggi qua ) l'indice di gradimento era del 73,5%.Come volevasi dimostrare, si è così visto che ormai qui in Italia quel genere di giornalisti dovrebbe avere le ore contate, e l'editore che punta testardamente su di loro, comprenderà di tasca propria di aver scelto il cavallo sbagliato. Molti hanno anche capito che quel genere di giornalisti sono anche dei pelandroni scansafatiche. Quei giornalisti, proprio perchè sono dei giornalisti dalla professionalità diventata dubbiosa, potrebbero ora apparire anche pelandroni scansafatiche; non giustificabili, quindi, gli alti compensi con cui vengono onorati. Puntare sempre e solo a fatti che riguardano anche la sfera personale del premier, alla fine stanca gli ascoltatori, e può quindi essere controproducente per quei giornalisti che li propinano. Ma essi forse credono d'aver a che fare con branchi d'imbecilli, e d'abbindolarli quindi come vogliono, propinando loro sempre, gira che ti gira, la stessa minestra. Sono programmi che, per essere allestiti non richiedono granchè di sforzo o di fantasia. A dimostrazione di ciò, Paolo Romani nel Tg4 delle 19, ha parlato anche di un fatto successo i giorni scorsi: tre furgoni erano appostati non so dove, per far la posta non so a chi. Qualcuno deve averli mandati e pagati. E questo sarebbe far programma? Puntare sempre su Berlusconi, potrebbe essere quindi diventato indice di pelandreria, e mancanza di fantasia e d'ingegno. Si vuol ottenere il massimo dei risultati col minimo sforzo; e questo è tipico dei pelandroni.
11 mag 2009
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