16 nov 2010

Il duo furbetto

Cosa c'entra la Lega con le mafie? solo un superprotetto da varie guardie del corpo pagate dallo Stato poteva permettersi di sparare a zero sulla Lega, affibiandole complicità con camorra, mafia e 'ndrangheta: ci vuole un bel coraggio, un coraggio di pulcinella per dire quello che ha detto Saviano dei supposti rapporti della Lega con la camorra.
Ho sentito ieri sera, distrattamente e in sottofondo, Saviano mentre leggeva un qualcosa che deve aver detto o scritto Miglio anni fa: Miglio il teorico della Lega, il Secessionista. E' chiaro: l'intento del duo Fazio-Saviano è quello di alzare il più possibile l'audience televisivo, per poi farsi pagare in base a quello. E così pescano nel torbido, andando a cercare frasi ad effetto, dette o scritte da qualcuno della loro controparte politica, per attirare, come oso dire, i loro polli. Ma è un giochino che lascia il tempo che trova. Già, perchè non tutti sono creduloni, e capiscono il senso delle loro trovate, e capiscono che non hanno altri argomenti validi per tenere incollato più pubblico possibile al loro programma.
Ma Saviano è per me anche l'inventore dell'acqua calda, e di tutti i casi di cui si occupa. Prendiamo la storia di Paderno Dugnano: le televisioni, i telegionali e tutti i vari programmi di approfondimento ce l'avevano già tritata e ritritata mesi fa; e noi che siamo di quella zona Monza Brianza sappiamo del martellamento continuo di notizie che ci è stato dato. Nel frattempo però lo Stato, con alla guida un ministro leghista, non è stato con le mani in mano, come invece sembra facesse un tempo: la lotta alle mafie è serrata come non mai, come possiamo sentire anche tutti i giorni dai telegiornali. Certo che se poi c'è qualcuno pagato per un lavoro che non fa, non si possono poi imputare allo Stato tutte le manchevolezze della terra (e mi riferisco ai quei medici e infermieri di quella città pugliese che timbravano il cartellino, prendevano lo stipendio e però si facevano gli affari loro, non producendo nulla). Nel caso di Paderno Dugnano lo Stato ha provveduto da tempo ai vari arresti e alla chiusura del locale, che era un ritrovo per anziani, rimasti così senza sede. Per quanto riguarda invece il Gomorra di Saviano, le storie dei clan camorristici, che presumibilmente racconta, sono storie che gli abitanti del casertano, del cassinate, della costa basso laziale-alto campana conoscono da un pezzo, prima ancora che lui nascesse; solo che le istituzioni statali di allora erano state alquanto latitanti. Si da il caso infatti che sia stato frequentatore di quelle zone, quando, da ragazzo andavo in vacanza da quelle parti, la terra dei miei. Capitava talvolta che dal paesino del cassinate scendevamo in città per fare partitelle di calcio o di tennis in alcuni dei vari campi attrezzati di Cassino. E capitava spesso che nel bel mezzo del gioco irrompesse sul campo un squadra ben nota di ragazzotti casertani che imponevano, a chi stava giocando in quel momento, di lasciare il campo libero a loro. Capite! Per loro, per loro che non lo avevano pagato. E nonostante i reclami nessuno poteva o voleva farci niente, nemmeno i carabinieri ai quali si rivolgevano. Si era quindi lasciato correre, sperando che le cose si sarebbero sistemate da loro. E' possibile che dal permessivismo e dal far finta di niente di allora si sia poi giunti a quel degrado forse descritto da Saviano nel suo Gomorra. Ma sia ben chiaro, quei fatti li conoscevano tutti gli abitanti di quei luoghi, da prima che lui fosse nato. E cosa c'entra ora la Lega, visto che è nata dopo quei fatti? Quanti governi si sono succeduti dal 1970? Tanti, ma ci voleva la Lega Nord per dare una caccia serrata alle mafie.
Alla faccia di tutti i creduloni! E tutto questo con buona pace del duo per me più insignificante che ci sia.

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