24 ott 2009

Una burla educativa

L'amico Alberto, che mi sollazza di sovente con sue fantasmagoriche vignette, prese chissà dove, giorni fa me ne ha inviate alcune. A seguito di sua autorizzazione, pubblico il testo di una fantasiosa direttiva, che sarà già di dominio pubblico, emanata dall'immaginario ministero competente in materia, la quale conterrebbe:
"Indirizzi per il nuovo contratto dei salariati della Pubblica amministrazione".
Anche se sembrerebbe stampata su carta intestata del relativo ministero e con tanto di foto in primo piano del ministro in carica, dal tono e dalla conclusione si deduce che essa sembra essere una burla.
Gli ordini della circolare sarebbero:
1 - GIORNI DI MALATTIA
Non sarà più accettato il certificato medico come giustificazione di malattia.
Se si riesce ad andare dal dottore si può benissimo andare anche al lavoro.
2 - GIORNI LIBERI E DI FERIE
Ogni impiegato riceverà 104 giorni liberi all'anno. Si chiamano sabati e domeniche.
3 - BAGNO
La nuova normativa prevede un massimo di 3 minuti per le necessità personali.
Dopo suonerà un allarme, si aprirà la porta e verrà scattata una fotografia.
Dopo il secondo ritardo in bagno, la foto verrà esposta in bacheca.
4 - PAUSA PRANZO
4.1 - Gli impiegati magri riceveranno 30 minuti, perché hanno bisogno di mangiare di più per ingrassare.
4.2 - Quelli normali riceveranno 15 minuti, per fare un pasto equilibrato e rimanere in forma.
4.3 - Quelli in sovrappeso riceveranno 5 minuti, che sono più che sufficienti per uno slim fast.
5 - AUMENTI
Gli aumenti di stipendio vengono correlati all'abbigliamento del lavoratore:
5.1 - Se si veste con scarpe Prada da euro 350,00 o borsa Gucci da euro 600,00, si presume che il lavoratore stia bene economicamente e quindi non abbia bisogno di un aumento.
5.2 - Se si veste troppo poveramente, si presume che il lavoratore debba imparare ad amministrare meglio le sue finanze equindi non sarà concesso l'aumento.
5.3 - Se si veste normalmente vuol dire che il lavoratore ha una retribuzione sufficiente e quindi non sarà concesso l'aumento.
6 - PAUSA CAFFE'
Le macchine erogatrici di caffè/the saranno abolite.
Ai lavoratori che lo richiederanno, all'inizio dell'orario di lavoro sarà messa sulla scrivania una tazzina piena di buon caffè/the caldo che potranno bersi durante la pausa comodamente seduti sulle loro sedie senza alzarsi e perdere tempo a raggiungere il distributore.
Per chi volesse anche uno snack (ingordi) vi preghiamo tornare al punto 4.
7 – STRAORDINARI
Gli straordinari non saranno piu' pagati...se decidete di restare in ufficio oltre l'orario di lavoro significa che non avete altro da fare a casa quindi dovreste solo ringraziarci, se non ci fossimo noi vi annoiereste fuori di qui.

Vi ringraziamo per l'attenzione e Buon lavoro!

P.S. - Per aver letto questa e-mail in orario di lavoro vi verranno trattenuti 4 minuti di stipendio.
---
Il ministro Brunetta si è lamentato, in questi giorni, del riemergere dell'assenteismo, aumentato in quest'ultimo periodo del 22%, dopo i mesi virtuosi dell'immediato dopo-Brunetta, durante il quale era calato vistosamente. Vale a dire che tra i dipendenti pubblici vi è una persona su cinque che, sentendosi garantita dalle tante espressioni di solidarietà nate in loro favore dopo il polverone di polemiche sorto nel dopo-Brunetta (una sorta di franchigia e garantismo sollevato a gran voce da certi politici, certi sindacalisti, certi mass media e qualsivoglia), costoro, dicevo, quell'uno su cinque deve aver ripreso l'andazzo di prima. Ciò non andrebbe bene, e sembrerebbe anche anacronistico perchè poi quegli uno su cinque sarebbero i primi a lamentarsi qualora l'inflazione dovesse riprendere l'andazzo di prima, e i soldi per la spesa non dovessero bastare più. Sembra infatti alquanto evidente che per pagare gli assenteisti e i nullafacenti-stipendiati, lo stato da qualche parte dovrà prendere i soldi. Li prenderà, ovviamente, da chi produce beni e servizi, e da chi altri sennò? E costoro, vessati e tartassati, per vivere e sopravvivere riprenderanno lentamente l'andazzo di prima, cioè aumentando i prezzi dei loro prodotti, servizi e prestazioni. Ne conseguirà così il riemergere dell'inflazione strisciante; situazione, questa, che ben conosce chi ha vissuto i decenni precedenti.

2 commenti:

  1. Marshall
    E' divertente
    Di Alberto hai il link?

    ciao
    Marcello

    RispondiElimina
  2. Marcello,
    no, non ha blog. Comunichiamo per telefono o tramite mail. Ti manderò le vignette che mi ha fatto avere, autorizzandomene la pubblicazione sul blog. Non sono per niente di carattere politico, o riferite a chicchesia, ma preferisco sia qualcun altro a farne pubblicità, perchè hanno a che fare con svarioni di napoletani sulla lingua italiana (andrebbe collegato col post di Aretusa).
    Ciao.
    Mario

    RispondiElimina